Mucche e robot nella fattoria digitale

Grazie ad un software di riconoscimento facciale, Cainthus vuole creare l’allevamento di mucche perfetto

L’azienda canadese Cainthus offre ormai da qualche anno delle tecnologie innovative per la gestione digitale delle fattorie. David Hunt, co-fondatore della società, ha approfittato di una conferenza organizzata qualche settimana fa dalla Alltech per presentare un nuovo prodotto, concepito per creare l’allevamento di mucche perfetto.

«Le mucche sono più felici quando non hanno persone intorno. Questo perché spesso identificano l’uomo come un predatore. Tuttavia non sanno cosa sia un robot, e così non ne hanno paura» ha detto Hunt. «Cainthus ha così realizzato un innovativo software di riconoscimento facciale in grado di tenere sotto controllo la mandria. Delle mucche più felici sono infatti delle mucche più produttive».

A partire da settembre, Cainthus immetterà pertanto sul mercato un rover dotato di telecamere ad altissima definizione e di un software di riconoscimento facciale. L’unione di queste due tecnologie permetterà di monitorare a distanza la mandria ed intervenire tempestivamente unicamente qualora si presentino problemi di salute per uno specifico capo.

Ovviamente non si tratta di una tecnologia destinata a piccoli allevamenti. L’idea lanciata da Cainthus è infatti pensata per aziende agricole con 2.000 mucche o più.

L’azienda canadese stima il costo del proprio software a 10$ circa per capo di bestiame: una spesa piuttosto ingente, anche se Hunt è convinto che si tratti di un investimento che dovrebbe premiare in breve tempo gli allevatori.

«Nel mondo, le mucche allevate sono 1,4 miliardi. Solo negli Stati Uniti, la quota di mercato legato ai bovini supera inoltre gli 8 miliardi di dollari. Se consideriamo che, a livello statistico, il 30% dei capi patisce problemi di salute che incidono sulla quantità di latte prodotto e che ognuno di questi individui costa all’allevatore una perdita di 240$, è evidente quanto possa essere importante un sistema in grado di identificare prontamente i problemi».

Fonte: Techrepublic.com