Robot e lattuga nel Sol Levante
Nel 2017 una società giapponese inaugurerà la prima fattoria al mondo interamente gestita da robot
In Giappone sembra prendere sempre più piede il trend dell’automazione agricola. La settimana scorsa la società Spread, basata a Kyoto, ha infatti annunciato la sua intenzione di inaugurare entro la fine del 2017 la prima fattoria indoor interamente robotica al mondo.
Come nel caso della Fujitsu, anche Spread intende cominciare a sperimentare una serie di nuove tecnologie partendo dalla coltivazione lattuga, la cui cura sarà interamente affidata nelle capaci “pinze” di robot programmati ad hoc.
L’unica concessione fatta all’intervento umano sarà quella relativa alle operazioni di semina. «Ma tutto il resto del processo verrà effettuato da automi, compreso il raccolto» ha precisato un portavoce dell’azienda nipponica.
Non è stato specificato quale tipologia di robot sarà impiegata all’interno della fattoria sperimentale, che all’interno di un capannone di 4.800 metri quadrati mira a raccogliere oltre 30.000 cespi di lattuga al giorno, coltivati su speciali scaffali multipiano.
Ciò che tuttavia Spread ha voluto sottolineare è il fatto che, grazie al massiccio impiego di sistemi automatizzati, i costi per il personale saranno più che dimezzati e quelli relativi all’energia impiegata saranno ridotti di almeno un terzo.
La fattoria sperimentale creata da Spread, che sarà localizzata a Kizugawa, in prossimità di Kyoto, sarà inoltre in grado di riciclare il 98% dell’acqua normalmente impiegata per la coltivazione.
Una serie di sensori di nuova generazione monitoreranno inoltre i tassi di umidità e di anidride carbonica, oltre ad assicurare in maniera costante la corretta temperatura ed il giusto grado di illuminazione.
L’assenza totale di interazione con gli esseri umani rappresenterebbe inoltre un notevole vantaggio a livello igienico, dal momento che consentirebbe alla lattuga di crescere in un ambiente pressoché sterile – al riparo quindi da eventuali contaminazioni di agenti esterni e parassiti.
Fonte: Ansa