Fleet Farming: agricoltori in bicicletta
Una start-up della Florida prova a rivoluzionare il mondo degli orti urbani proponendo un modello basato sulla filiera corta e sull’uso della bicicletta
Coniugare agricoltura e bicicletta: questo è l’obiettivo alla base di Fleet Farming, una giovane start-up della Florida che sta gradualmente provando a convincere tutti i residenti della città di Orlando a trasformare i propri cortili in altrettanti giardini biologici: orti urbani in grado di produrre erbe aromatiche, verdure e ortaggi a radice.
Il sistema adottato dai ragazzi di Fleet Farming ricorda molto da vicino il modello della mezzadria, dal momento che i proprietari terrieri che decidono di aderire al programma ottengono sempre il 10% del raccolto. Tutto il resto viene invece venduto sui mercati locali e alle cucine dei ristoranti. In questo modo è sempre garantita la filiera corta, uno dei veri e propri cavalli di battaglia di questa giovanissima azienda.
L’altro è la bicicletta, mezzo di locomozione per il quale Chris Castro, fondatore di Fleet Farming, nutre una vera passione: «Il logo di Fleet Farming è una bicicletta, e questa scelta non va interpretata come un semplice vezzo. Richiediamo ai contadini che aderiscono al nostro programma di muoversi esclusivamente in bici, dal momento che questo sistema rappresenta il modo migliore per abbattere in maniera significativa il consumo dei carburanti fossili normalmente utilizzati nelle fasi di produzione e di trasporto dei prodotti agricoli».
Anche i proprietari terrieri devono però rispettare delle norme precise. Per aderire a Fleet Farming, non devono infatti aver trattato il proprio prato con sostanze chimiche negli ultimi due anni. Alla concimazione ci pensa il team di Chris Castro, che provvede a spargere un ricco compost a base di funghi grazie al quale potranno attecchire le piantine.
«L’età media di un agricoltore statunitense è di 58 anni. Noi di Fleet Farming crediamo invece che l’agricoltura possa essere una risorsa preziosa anche per le generazioni più giovani. La sfida più grande per loro è l’accesso alla terra. Ma negli USA ci sono oltre 40 milioni di acri di prato, la maggior parte dei quali collegati agli acquedotti comunali. Se si può quindi avere la terra e l’acqua, automaticamente si riesce ad eliminare un ostacolo in apparenza insormontabile. È qui l’opportunità!».
E che l’idea di Castro abbia in sé i semi del successo, sembra confermato dai fatti. Fleet Farming sta infatti estendendosi al di fuori dei confini di Orlando: il programma per giovani agricoltori in bicicletta è infatti appena sbarcato anche a Oakland, in California, ed è riuscito a conquistare anche la città di Kampala, in Uganda.
Noi di AgriSmart speriamo di vedere presto introdotto questo interessante modello anche in Europa.
Fonte: SmithsonianMag