Delle serre su Marte?
Dal mondo aerospaziale arriva una sfida per l’agricoltura sostenibile
Affinché sia possibile un giorno far vivere degli esseri umani nello spazio esterno, sarà indispensabile risolvere prima i problemi relativi all’approvvigionamento di aria, acqua, energia elettrica e cibo in delle serre di pochi metri quadrati circondate dal vuoto.
A differenza di quanto possa sembrare, non si tratta di una questione di poco conto. Certo, una colonizzazione umana dello spazio è al momento un’ipotesi piuttosto remota. Tuttavia la ricerca in questo ambito può rappresentare una preziosa occasione per rivoluzionare anche l’agricoltura sostenibile sulla Terra.
Il settore agricolo è sempre stato molto ricettivo nei confronti delle questioni legate all’automazione. Tuttavia la tendenza attuale sembra essere la promozione di modelli produttivi legati all’aumento delle dimensioni delle attrezzature agricole.
Se però si sceglie di approcciare questo tema nell’ottica di risolvere i problemi della produzione di cibo in una stazione orbitante o in fantascientifiche colonie extra-terresti, diventa invece chiaro come questo atteggiamento dovrà presto essere completamente rivoluzionato, lasciando invece spazio ad una maggiore attenzione verso i problemi energetici e le micro-coltivazioni all’interno di serre.
Proprio come potrebbe accadere in una futuristica città marziana, anche l’agricoltura sostenibile deve affrontare delle sfide che vanno ben al di là della semplice automazione, e che richiedono una ricerca constante di modi per ottimizzare la gestione di acqua, aria e energia elettrica massimizzando al contempo il terreno coltivabile a disposizione. Che si tratta di questioni vitali, è facile comprenderlo: è sufficiente pensare, ad esempio, al sempre maggiore successo che stanno riscuotendo gli orti urbani, ultima frontiera nella produzione alimentare sostenibile.
Un’ulteriore spinta in questa direzione è stata fornita dagli esperimenti intrapresi nel corso degli ultimi anni a bordo dell’ISS. I lavori a bordo della Stazione Spaziale Internazionale non hanno infatti riguardano soltanto l’osservazione della crescita di piante in assenza di gravità ma hanno anche avuto per oggetto lo studio delle possibilità di automatizzarne la crescita su scala ridotta, attraverso una gestione totalmente computerizzata di aria, acqua e sostanze nutritive.
Non si tratta solo di realizzare dei prototipi di serre-contenitori adatte alla colonizzazione spaziale: una volta messe a punto, queste stesse tecnologie potranno poi facilmente essere reimpiegate anche sulla Terra, dove la rapida crescita della popolazione rende sempre più urgente trovare nuove soluzioni tecnologiche per uno sfruttamento consapevole ed efficace delle risorse agricole.
Insomma, gli ambiti della ricerca spaziale e dell’agricoltura sostenibile sono forse meno lontani di quanto possa sembrare.
Source: Robohub