L’utilizzo di droni per la viticoltura

William Metz spiega come l’impiego di droni possa rivoluzionare il mondo della viticoltura

William Metz sta studiando le possibili applicazioni di droni per la viticoltura.
In questo articolo presentiamo l’esperienza di William Metz, vincitore del premio per l’innovazione 2014 promosso dal Villa d’Este Wine Symposium e dedicato alla viticoltura.

Grazie ai finanziamenti ricevuti, Metz ha infatti potuto trascorrere gli ultimi anni sperimentando le potenziali applicazioni dei droni nel miglioramento del processo produttivo enologico.

Grazie anche alla stretta collaborazione stabilita con SenseFly, azienda leader nella produzione di droni finalizzati all’uso agricolo, il progetto di Metz ha potuto coinvolgere quindici vigneti sparsi tra Francia, Svizzera e Germania.

L’applicazione di diversi sensori ai veivoli gli ha così permesso di condurre analisi finalizzate al monitoraggio della crescita dei vigneti. Attraverso l’applicazione della spettroscopia è infatti possibile valutare rapidamente il loro stato di salute e accorgersi rapidamente di eventuali fattori di stress in grado di danneggiarli.

Molto interessante è soprattutto la possibilità di creare al computer modelli tridimensionali degli appezzamenti, attraverso i quali valutare il grado di erosione del terreno, l’effettiva diffusione di pesticidi e il grado di irraggiamento solare.

Per quanto il lavoro di Metz si muova al momento in un contesto puramente teorico, non è difficile immaginare una prossima applicazione su vasta scala di queste metodologie.

Nell’attesa, vi lasciamo a questa breve ma significativa intervista in inglese.

Buona visione!

Fonte: SenseFly

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