Cnh presenta un trattore a guida automatica
Il produttore di macchine agricole è pronto a lanciare sul mercato il suo trattore smart, in grado di muoversi e di lavorare in totale autonomia
Arriva il trattore senza guidatore. A lanciarlo è Cnh Industrial, gruppo produttore di macchine agricole, camion e autobus controllato dalla Exor della famiglia Agnelli e che vede come presidente Sergio Marchionne e come amministratore delegato Richard J. Tobin. Il faticoso lavoro dei campi, nei periodi di semina e raccolta potrebbe diventare un mero ricordo. L’agricoltura, infatti, guarda avanti con tecnologie sempre più all’avanguardia. E l’ultima novità che sta arrivando sul mercato è un trattore che può fare a meno dell’uomo, ovvero di essere guidato, in grado di coniugare massima produttività, efficienza e sostenibilità.
Cnh Industrial ha presentato lo sviluppo di un concept di trattore autonomo nell’ambito del 2016 Farm Progress Show di Boone (Iowa, Usa). Gli obiettivi del gruppo sono evidenti: miglior utilizzo della forza lavoro, integrazione nei parchi macchina esistenti, possibilità di lavorare senza operatori tramite monitoraggio in tempo reale e, in futuro, capacità di reagire automaticamente al mutamento delle condizioni climatiche.
Parte da questi presupposti la pionieristica tecnologia ideata per essere usata soprattutto in stagioni chiave dell’anno, in cui l’attività agricola richiede ancora lunghe ore di lavoro in campo, specialmente durante il periodo della raccolta o della semina.
Il trattore si serve dei migliori segnali Gps e di correzione satellitare disponibili in commercio per fornire una guida automatica di elevata precisione e una registrazione e trasmissione immediata dei dati del campo, consentendo così di spostare, monitorare e controllare completamente a distanza le macchine impiegate.
«La tecnologia del concept di trattore autonomo di Cnh Industrial – spiega una nota – rappresenta il prossimo passo del programma d’innovazione della società e può portare a sviluppi di grande interesse per un futuro sostenibile e produttivo dell’agricoltura».
Fonte: La Stampa