VinBot, un rover per il controllo della vigna
Sviluppato dal team di InnoVine, il rover VinBot consentirà ai produttori di vino un gestione davvero efficiente della vigna
Nello scorso articolo vi abbiamo parlato di InnoVine, progetto finanziato dall’Unione Europea e concepito per ottimizzare la coltivazione dei vigneti dal punto di vista genetico e logistico. Negli ultimi anni, tuttavia, InnoVine non si è limitato a selezionare delle varietà di uva capaci di adattarsi al meglio ai cambiamenti climatici. Ha infatti iniziato a sperimentare nuove strategie per la coltivazione della vigna in grado di garantire una produzione costante di grappoli sia dal punto di vista quantitativo, sia dal punto di vista qualitativo. È il caso del progetto VinBot.
Guidati da Anne-Françoise Adam-Blondon e da Javier Sastre, i ricercatori hanno creato un rover automatizzato e autonomo capace di analizzare con estrema precisione le foglie del vigneto e, di conseguenza, in grado di indicare le modalità e le tempistiche migliori per i trattamenti ed il raccolto.
L’obiettivo a lungo termine del progetto VinBot è la creazione di un prodotto commercializzabile e a basso costo, rivolto a tutti i produttori di vino.
Il rover VinBot utilizza un laser per misurare l’esatta quantità di luce solare catturata dalle foglie di vite. Le sue speciali telecamere sono inoltre in grado di ricostruire un’immagine virtuale della vigna, geolocalizzando attraverso il segnale GPS la posizione di ogni singola scansione.
«Il prossimo obiettivo per il rover VinBot» hanno dichiarato i responsabili del progetto «è quello di concentrarsi sulle modalità di esposizione di questi dati, proponendo ai produttori di vino un’interfaccia immediata che sia in grado di fornire una migliore immagine del vigneto».
Se, dal lato software, VinBot necessita ancora di migliorie, dal lato hardware sta iniziando a mostrare tutte le sue potenzialità – specialmente per quanto riguarda le fasi di raccolta dei grappoli.
«Uno dei principali vantaggi dell’utilizzo di VinBot è la possibilità di avere una mappa dei rendimenti dei vigneti: il rover è in grado di individuare il momento migliore per procedere al raccolto e consentirà una maggior capacità di pianificazione ai produttori di vino» ha detto Carlos Lopes dell’Università di Lisbona – uno degli enti partner del progetto.
La mappa virtuale fornita dal robot aiuterà inoltre a comprendere quali aree della vigna siano maggiormente in difficoltà a causa delle intemperie. Attraverso VinBot, i viticoltori potranno così adottare un approccio chirurgico per il loro lavoro, intervenendo unicamente dove serve e quando serve.
«Questa tecnologia è il futuro della vigna», prosegue Lopes. «Il mercato del vino sta diventando sempre più esigente e VinBot aiuterà tutti quei produttori che decideranno di puntare sulla qualità».
Fonte: RoboHub