La realtà virtuale per monitorare il pollame

In Inghilterra David Speller sperimenta nuove possibilità per il benessere del pollaio

David Speller sta introducendo la realtà virtuale nell'allevamento del pollame.
Si è conclusa da poco l’annuale Pig & Poultry Fair nello Warwickshire e, tra le tante novità proposte, grande interesse ha suscitato l’esperienza di David Speller, produttore avicolo con una vera passione per la realtà virtuale.

Nell’azienda di Speller si sta infatti testando da qualche mese un innovativo sistema di monitoraggio del pollame, studiato per aiutare il monitoraggio degli uccelli senza necessariamente dover essere presenti all’interno dei recinti.

Con una spesa di appena qualche centinaio di sterline, David Speller è stato infatti in grado di installare in oguna delle sue fattorie un sistema di realtà virtuale completo, che gli permette un controllo remoto del pollame e, conseguentemente, gli garantisce la possibilità di intervenire prontamente unicamente nel caso si verifichino problemi.

Il sistema è piuttosto semplice.

Una serie di telecamere e, allo stesso tempo, dei microfoni ambientali installati nei capannoni consentono al suo team di monitorare in maniera costante gli uccelli da una serie di schermi. Analizzandone il movimento e i suoni, è così semplice indentificare segnali di malessere o di difficoltà.

La parte più interessante del sistema messo in piedi da Speller è tuttavia la possibilità di associare a questa primordiale forma di controllo remoto anche l’utilizzo di veri e propri “nasi” elettronici che, opportunamente settati, permettono al personale di controllo di cogliere tracce molecolari che potrebbero essere connesse a potenziali rischi per la biosicurezza del pollaio.

Alcuni polli monitorati dal sistema di realtà virtuale.
David Speller non è certo nuovo a queste sperimentazioni tecnologiche. L’impiego della realtà virtuale nel pollaio è infatti solo una tappa successiva all’installazione di altre atrezzature automatizzate come i riscaldatori a pavimento o dei sensori in grado di monitorare il becchime.

«Stiamo cercando di introdurre nel mondo dell’avicoltura un approccio basato sulla prevenzione piuttosto che sulla reazione» ha dichiarato. «Con l’introduzione della tecnologia nel pollaio possiamo garantire la salute e il benessere degli uccelli, il che ci consente di mettere in commercio prodotti migliori. La tecnologia si sta rivelando una vera possibilità per il nostro settore».

Fonte: The Courier.co.uk

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